The Range Bucket List - James Dodson - Le recensioni di Gianni Davico Davico_The_Range_Bucket_List


Inizio con questo pezzo una serie – che spero lunga – di recensioni di libri di golf.
Leggere di golf è un’attività che pratico da quando gioco a golf, e l’idea che sta alla base di queste recensioni è la diffusione della cultura golfistica in Italia. Vado alla ricerca, per così dire, di gemme contenute nei libri e le presento al lettore, con l’idea che dalla lettura di questi libri si può ricavare sia divertimento che conoscenza che istruzioni da applicare al nostro proprio gioco.
Un’avvertenza generale: i libri di golf in italiano sono nell’ordine di qualche decina, mentre quelli in inglese superano di gran lunga il migliaio. Va da sé che la maggior parte dei libri di cui ho parlato, nel blog che tengo dal 2009  e nelle riviste (“Green”, “Life club”, “Golf Today”, “Il Mondo del Golf Today” e, dall’anno scorso, “Golf Italia”), come dei libri di cui parlerò qui, è in inglese.
In inglese è anche questa perla, The Range Bucket List. The Golf Adventure of a Lifetime. James Dodson è un autore che non ha certo bisogno di presentazioni: sue sono, tra le altre opere, la più informata e dettagliata biografia di Ben Hogan e la biografia di Arnold Palmer scritta a quattro mani con The King. E in questo The Range Bucket List ci offre un saggio, l’ennesimo, della sua abilità di scrittore di cose di golf.
Lo spunto del libro viene da una lista che l’autore compilò, tredicenne, con ciò che voleva fare nel golf nel corso della sua vita. Qualche anno fa, da sessantenne, riscoprì per caso quel foglietto e, rendendosi conto che molti dei suoi antichi sogni erano ancora da raggiungere, ampliò la lista aggiornandola: il risultato sono gli splendidi racconti di questo meraviglioso libro che coniuga golf e vita, di fatto una lettera d’amore per il golf. Il tutto scritto con la penna leggera e delicata, piena di grazia e di ironia che distingue la scrittura di Dodson e che si fa leggere con piacevolezza.
Una citazione, tradotta in italiano a beneficio del lettore (è il padre dell’autore che parla):
“La vita ci porta dolore”, ripeté da qualche parte nei pressi della Road Hole, dove una volta fece un miracoloso salvataggio dalla sabbia da quel crudele bunker che si trova lì. “Sta a noi aggiungere la gioia”.


@Gianni Davico