Flappa e top sono due colpi molto diversi nell’estetica, ma molto spesso straordinariamente simili nell’esecuzione tecnica e nel “errore di visualizzazione e impostazione” del giocatore.
Sembra complicato, ma provo a spiegarmi:
è evidente che un colpo in cui la testa del bastone impatta prima il terreno rispetto alla palla, ovvero la flappa, può non sembrare avere punti in comune con un colpo in cui la palla stessa sia colpita completamente pulita senza avere alcun contatto con l’erba, il top.
In molti casi però l’errore principale, ovvero il corpo che smette di ruotare o di trasferire il peso (o entrambi), è il medesimo e la velocità di attraversamento, o meglio la decelerazione in fase di impatto, si presenta allo stesso modo con risultati opposti.
Bloccando la rotazione, magari sostituendola con eccessive distensioni e/o compressioni del corpo, si apre la porta a conseguenti errori tecnici che “a cascata” innescano compensazioni varie e pericolose.
Diventa quindi difficile in senso assoluto dare un suggerimento sulla “cura” specifica se non analizzando singolarmente i colpi e i “vizi” che stanno anche nella visualizzazione del colpo stesso che il giocatore ha in mente.
Per esperienza posso dire che entrambi i “colpacci” spesso nascono da una ricerca istintiva di aumentare il loft dinamico del bastone per “far volare la palla alta” (sopratutto con i ferri più lunghi e chiusi) , dimenticandosi che è il bastone stesso a generare angolo di lancio e spin necessari a farla decollare.
Partendo da qui il timing gioca un ruolo fondamentale in questo processo atto a “scaricare il bastone per incrementarne il loft”.
Durante lo swing è invece necessario agire a 360°:
capire se a monte ci siano errori di set up o allineamento che impediscano di eseguire il gesto con una corretta sequenza
verificare che non ci sia la perdita degli angoli del corpo durante il gesto, prima nel backswing e come conseguenza nel downswing
capire come e se il giocatore trasferisca il peso del corpo adeguatamente durante lo swing e se questo avvenga in tempo, rispettando la corretta sequenza e mantenendo in connessione le varie parti
intuire infine quale sia la causa primaria di un eccessivo ed anticipato rilascio del corpo o del bastone rispetto all’impatto.
Si può assistere ad una flappa con il corpo che si “alza” all’impatto a cui segue un’eccessiva distensione e scaricamento del braccio destro e del bastone, così come ad un top perché estremente compressi verso la palla con il braccio sinistro che “istintivamente” si piega (o ritrae) per evitare il colpo sul terreno che produrrebbe una flappa generando di conseguenza una palla colpita “in testa”.
Suggerisco quindi di non fare una caccia all’errore compensando in base al risultato del colpo precedente, bensì di avere in mente una visione più ampia e a 360° dello swing e di quello che si vorrebbe fare: il rischio di passare in modo disorganizzato da un top ad una flappa, e viceversa, è altrimenti dietro alla porta.
@Michele Rigone